L’allarme viene dato dai laboratori di Panda, un famoso antivirus, e ci sarebbero circa 5000 video con contenuti e commenti a link e siti con pagine web create per scaricare malware. Già successo con Facebook e Digg era chiaro che un’altro social network sarebbe stato al centro dell’attenzione per associarsi ai malware in circolazione. I contenuti sono generalmente di carattere sessuale e le pagine linkate contengono contenuti pornografici, ma dietro a questa vetrina si cela il download di un falso antivirus. Se l’utente ci casca e installa il programma questo incomincia a rilevare virus inesistenti e viene richiesto di comprare la versione commerciale per rimuovere i malware inesistenti.
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