Arrestate più di 60 persone ritenute responsabili della diffusione del trojan Zeus e della sottrazione di imponenti cifre di denaro dai conti correnti bancari degli utenti incappati nel famoso virus. Provenienza est europea e arresti avvenuti da parte delle autorità americane. Il virus è dotato di abilità di keylogging, cioè registra i tasti premuti dall’utente e prendeva nota delle credenziali di accesso utilizzato dagli utenti per accedere ai conti correnti online insieme alle password digitate per disporre bonifici ed altri trasferimenti di denaro. E’ di circa 200 milioni di dollari il valore di danaro incassato dai malfattori ed erano stati creati dei conti correnti ad hoc. Erano state pagate delle persone per allestire conti correnti bancari utilizzati a ponte per il trasferimento dei danari rubati verso paesi stranieri, con l’obiettivo di muovere gli importi sottratti il più rapidamente possibile per non insospettire il personale bancario. Trattenevano dall’8% al 10% sugli importi che spostavano e poi il resto delle somme verso altri soggetti. Adesso sono stati rinchiusi e chissà cosa ci aspetta in futuro.
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