La rete di BITTORRENT è costantemente sotto controllo.

Lo studio pubblicato da alcuni ricercatori dell’Università di Birmingham ha rivelato intense attività di monitoraggio e tracciamento degli utenti, con l’intento di controllare quali file vengono scambiati con maggior frequenza e quali trasferimenti dati partono dai link pubblicati su siti web. Il materiale raccolto, però, difficilmente potrebbe essere impiegato per citare in giudizio i singoli utenti ma può essere utilizzato a scopi statistici. In realtà tengono traccia degli indirizzi IP dei sistemi client che si collegano con lo scopo di scaricare materiale protetto dalle leggi sul diritto d’autore e basterebbero appena tre ore di tempo affinché un indirizzo IP dal quale sia stato avviato un download illegale cada nelle maglie dei spioni. Molte organizzazioni sembrano nascondersi dietro alcune infrastrutture di rete messe a disposizione dai provider Internet, mentre in altri casi potrebbero essere associazioni di tutela del copyright, ad aziende attive nel campo della sicurezza e, addirittura, a laboratori di ricerca governativi. Praticamente chiunque condivida film e brani musicali famosi in modo illegale sarà prima o poi messo in comunicazione con un server tracciante che annoterà sul suo indirizzo IP.