La Cassazione riconosce come malattia professionale un tumore causato dall’uso eccessivo del telefonino per lavoro.

Un ex dirigente di una azienda, si è ammalato di tumore benigno al trigemino e aveva chiesto all’ INAIL che quanto accaduto gli venisse riconosciuta come malattia professionale. Il dirigente utilizzava il telefonino circa 5-6 ore al giorno, quindi sempre vicino l’orecchio. L’ INAIL ha sempre negato il risarcimento e presentato ricorso arrivando sino alla cassazione, dove il dirigente ha avuto ragione e quindi riconosciuto il legame tra utilizzo del telefonino e la comparsa del tumore costituendo così il primo precedente unico in Italia.