Un diciannovenne di Monza ha chiesto come prova d’amore ad una ragazza di 14 anni di fotografarsi con il telefonino in pose osè. Subito dopo ha postato le foto su Facebook e la ragazza era diventata lo zimbello delle compagnie giovanili della Monza bene. Il Gup di Monza ha quindi condannato a due anni e otto mesi di carcere per induzione alla produzione e diffusione di materiale pedopornografico.