Non tutte le banche in italia aderiscono al fondo interbancario di tutela dei depositi e fra questi troviamo:
Banco Posta
Il banco posta non ha lo status di istituto bancario quindi non aderisce al fondo interbancario di tutela fino ai 100 mila euro, il banco posta è l’istituto di raccolta di denaro direttamente controllato da cassa depositi e prestiti cioè dal tesoro, cioè dello stato. Quindi la solidità dell’istituto è direttamente legata alla solidità dello stato italiano ma in caso di problemi (come nel 2011) i conti correnti allo stato attuale non sarebbero tutelati (a meno che non vengano prese decisioni specifiche se si dovesse verificare quella situazione ad oggi fortemente improbabile).
Banche di Credito Cooperativo (BCC)
Tutte la banche di credito cooperativo hanno uno statuto speciale e quindi non partecipano al fondo di tutela dei depositi fino 100 mila euro ma hanno un fondo di tutela interno privato, slegato dal fondo obbligatorio di tutela dei depositi e con caratteristiche differenti (cerca fondo garanzia depositanti bcc) e riguarda anche alcuni investimenti obbligazionari (in questo caso è necessario valutare ogni singolo investimento).
Come si evince BANCO POSTA e BCC non ne fanno parte
In ogni caso le banche in situazioni problematiche vengono segnalate per tempo dalla banca d’italia e dall’ABI (ad esempio le 4 banche fallite erano state segnalate da anni ed inserite nell’amministrazione controllata da mesi quindi un correntista e investitore ha avuto tutto il tempo di informarsi e prendere le dovute precauzioni). Quanto detto fin ora riguarda solo i conti correnti e la liquidità presente su di essi ma non gli investimenti.