I servizi VPN sono diventati servizi commerciali a pagamento. Ma la VPN è veramente indispensabile ? E’ un servizio utile ? Nessuno sapeva cosa fosse una VPN e a cosa serviva. Le VPN erano utilizzate esclusivamente come estensione di reti aziendali ed erano riservate ad una ristretta cerchia di utilizzatori. Una VPN risolve il problema che qualcuno potrebbe intercettare il tuo traffico internet per spiarti ? Se ti stai collegando da una rete che non è tua, come il Wi-Fi pubblico, allora è tecnicamente possibile spiarti, ma ci sono dei limiti nel farlo. Ormai quasi tutti i siti permettono di utilizzare un protocollo sicuro per lo scambio dei dati ed è possibile proteggere anche le richieste di risoluzione dei nomi di dominio. Il vero anonimato in rete è particolarmente difficile da ottenere, anche disponendo del migliore servizio VPN al mondo. In Italia, nel 2020, un ragazzo è stato rintracciato dalle forze dell’ordine per aver pubblicato insulti razzisti su Facebook, pur avendo utilizzato una VPN. In genere una VPN permette di aggirare i limiti e le restrizioni imposte da alcuni siti per l’accesso ai loro contenuti. Non esistono tuttavia delle garanzie in tal senso perchè alcuni siti si tutelano dall’uso dei servizi VPN. Se occorre scaricare da casa si può proteggere il solo traffico BitTorrent tramite un Proxy, rinunciando alla crittografia. Una VPN che protegge tutto il traffico internet ha delle controindicazioni e qualsiasi sia il servizio VPN acquistato, un rallentamento è d’obbligo, specialmente se scegli di collegarti a dei server geograficamente lontani. Il repentino cambio di IP pubblico indotto dalla VPN fa scattare delle contromisure di sicurezza nei più popolari siti web come Google, Facebook, Paypal e questo è un grosso problema. Alcuni siti impediscono l’accesso da servizi VPN commerciali noti per ragioni di sicurezza. Se la tua connessione a internet salta, allora salta anche la connessione al server VPN, pertanto la tua privacy e anonimato possono venir meno. Alcuni servizi VPN ti promettono l’anonimato in internet, ma si trovano in paesi che da un punto di vista legislativo non possono farlo. Alcuni servizi VPN ti costringono ad installare software invasivo sul computer o app per lo smartphone, ma sarebbe meglio preferire soluzioni VPN nativamente supportate dal sistema operativo. Il mercato delle VPN è sempre stato legato agli utilizzatori del protocollo BitTorrent. Oggi non c’è un solo sito indice BitTorrent che non promuova l’utilizzo di un servizio a pagamento di questo tipo. Qualcuno potrebbe rintracciarti e chiederti di render conto di quanto hai scaricato ? In Italia sono noti numerosi casi di persone che si sono viste recapitare a casa lettere di richiesta di risarcimento danni causati da violazione del diritto d’autore. Si tratta di fatti risalenti al passato che suscitarono molto clamore per la metodologia ricattatoria utilizzata. A suo tempo, alcuni detentori di diritti discografici o cinematografici, si rivolsero ad agenzie private che andarono a scovare gli indirizzi IP utilizzati per la condivisione delle loro opere tutelate su rete BitTorrent. Questi indirizzi passarono di mano agli studi legali che si rivolsero ai provider italiani per ottenere le informazioni necessarie a recapitare una lettera ai loro possessori. Il suo contenuto, in sintesi, era: “Se paghi subito qualche centinaia di euro la faccenda si chiude qui, altrimenti ti portiamo in tribunale”. Alcuni pagarono, altri si opposero e fecero delle class-action contro gli studi legali. La questione finì nel dimenticatoio perchè questo modo di operare da parte dei detentori di diritti era assolutamente irregolare. La situazione descritta è invece una pratica attualmente comune in Germania, mentre negli Stati Uniti e in Canada esistono le cosiddette lettere di richiamo che potrebbero portare alla disconnessione dell’utente da internet in caso di ripetute violazioni delle norme del diritto d’autore. Volendo rispondere alle domande di partenza, diciamo che l’attuale rischio in Italia dovuto al BitTorrent è minimo, pertanto gli slogan pubblicitari utilizzati fanno leva sulle paure della gente e sono indirizzati ad un pubblico straniero. Un servizio gratuito può essere equivalente ad un servizio a pagamento? Una buona VPN gratuita, che sia affidabile e che abbia sufficiente banda allo scopo, in questo caso è equivalente ad una a pagamento. Se devi proteggere il tuo traffico BitTorrent o altre applicazioni che fanno un uso massiccio di banda internet (come lo streaming HD), non puoi affidarti ad una VPN gratuita. Devi sapere che la banda internet di un server si paga a caro prezzo, pertanto un servizio gratuito non può garantirti le prestazioni che ti occorrono . Il concetto fondamentale da tenere presente è che se il servizio è gratis, il prodotto sei tu. Una VPN dirotta il tuo traffico internet verso dei server che non sono sotto il tuo controllo, pertanto non sai cosa ne fanno. Il rischio è quello di essere spiati o tracciati e ricevere attacchi informatici (come un furto di dati) dallo stesso servizio che invece dovrebbe proteggerti. Se tra le tue necessità c’è quella di accedere a contenuti protetti da geolocalizzazione e devi avere a disposizione dei server VPN distribuiti in giro per il mondo, allora devi ricorrere ad un servizio VPN. In genere questi si trovano in Europa, per questioni legate alle prestazioni della connessione tra le parti. Chiunque abbia abbastanza competenza può realizzare una connessione VPN fai-da-te noleggiando un server VPS europeo a bassissimo costo. Il livello di sicurezza, da un punto di vista tecnologico, è pari a quello fornito dal servizio commerciale. La maggioranza degli italiani non avrebbe bisogno di una VPN a pagamento. Le pubblicità di questi servizi fanno leva su paure e insicurezze delle persone, ma sono prive di fondamento.