Petizione online per APPLE, sorda ai gravi problemi sui macbook pro da 15 e 17 pollici.

Nel corso del 2013 sono cresciuti i casi riguardanti ai problemi di GPU difettose sui MacBook Pro da 15 e 17 pollici del 2011 ed Apple è rimasta silenziosa scatenando una petizione online da parte degli utenti coinvolti. Durante il mese di marzo 2011 segnalavamo un problema sugli allora più recenti MacBook Proda 15 e 17 pollici, ad oggi naturalmente fuori produzione. I notebook della Mela palesavano gravi difetti relativi alla GPU AMD dedicata, che portavano a inesorabili freeze e crash di sistema. Il problema si è allargato durante l’anno scorso, in cui le lamentele da parte degli utenti sono aumentate considerevolmente. A testimoniare l’entità del fenomeno un interminabile thread di 339 pagine sul forum di supporto ufficiale di Apple, in cui contiamo oltre 5.000 risposte e 540.000 visualizzazioni. Il silenzio di Apple sull’argomento ha inasprito i toni degli utenti coinvolti, che si aspettavano un supporto più capillare e affidabile da parte di APPLE. Supporto che, in questo caso, sembra essere mancato del tutto, per una delle caratteristiche per cui Apple si contraddistingue da tempo rispetto alla concorrenza, almeno per quanto riguarda il mercato consumer. L’inasprimento dei toni delle sempre più numerose richieste da parte degli utenti ha portato alla creazione di una petizione su Change.org, nella quale si chiede direttamente a Tim Cook, CEO di Apple, e a Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering, di trovare una soluzione e prendere provvedimenti generalizzati per risolvere un problema relativo a difetti di produzione. Questo problema ha reso un rottame un investimento di 2.500$ in soli due anni. Non compriamo prodotti Apple con questo criterio in mente, si legge all’interno della pagina della petizione, che ha l’obiettivo di costringere Apple ad organizzazione un intero programma di sostituzione per tutti i dispositivi che palesano il problema alla GPU AMD dedicata. Al momento la petizione ha raggiunto quota 2.700 firme, ma gli organizzatori puntano almeno a 5.000.