Non tutti sanno che traslocare o cambiare operatore è diventato molto costoso. Infatti spostare la linea adsl in una casa nuova costa circa 70 euro. Con Telecom e Infostrada costa 73 euro mentre Fastweb fa pagare caro lo spostamento ad altro operatore. Le tariffe di Telecom e Infostrada, in particolare, risultano le meno convenienti, con costi leggermente superiori alla media. I clienti dell’operatore telefonico Fastweb d’altra parte, non sono assolutamente incentivati allo spostamento ad altra compagnia, facendo pagare ai propri clienti 51,97 euro, mentre Telecom e Infostrada propongono invece le tariffe più basse 35 euro. Vodafone si attesta sulla media generale, senza risultare tra le migliori o peggiori, ed in caso di mancata restituzione del router in una certa data presenta un conto di 129 euro. In generale gli operatori Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Vodafone, Tiscali e TeleTu, non mostrano grosse differenze soprattutto per quello che riguarda propriamente il trasloco della linea. I più penalizzati sono gli utenti di Telecom Italia e Infostrada con 73,2 euro, mentre tutti gli altri operatori seguono a distanza ravvicinata con 70,58 per Teletu, 70,48 per Tiscali ed il minimo di 70 euro con Fastweb e Vodafone. Il passaggio a un’altra compagnia telefonica, invece, risulta in media più vantaggioso del trasloco della linea. Telecom Italia ed Infostrada chiedono 35 euro mentre Fastweb costringe gli utenti a pagare un prezzo decisamente più alto 51,97 euro. La classifica di tutte le altre società considerate, sono 43,13 euro per Tiscali, 40 euro per Teletu e Vodafone ed infine 35,18 euro per Telecom Italia. Oltre ai costi vi sono anche altri elementi da considerare prima di decidere tra il passaggio ad altro operatore e il trasloco della linea. Molto spesso nel contratto esistono specifiche clausole recissorie, tra cui un vincolo di fedeltà di almeno 24 mesi. In più la compagnia può richiedere anche la restituzione dei costi di attivazione che spesso, per attirare i nuovi clienti, erano azzerati o scontati, oltre al pagamento completo di eventuali sconti promozionali ricevuti. Infine la restituzione del router è quasi sempre a spese dell’utente e la mancata spedizione entro una certa data può provocare una sanzione per mancato rispetto delle norme contrattuali. Diversa è la questione del costo per il recesso o la disattivazione della linea. Secondo quanto previsto dell’art. 1 comma 4 della Legge 40/2007, questo contributo non è legittimo se non è esplicitamente specificato sui contratti. A questo punto verificate con attenzione quale sia la migliore opzione per le vostre tasche, perchè la concorrenza tra gli operatori è sempre un vantaggio, ma la lettura attenta dei contratti vi indica tutti i trucchi che gli operatori telefonici nascondono. Leggete bene i contratti e non esitate a contestare ogni addebito non dovuto.