Tra gli obiettivi del Garante per la privacy c’è l’obbligo di far rispettare il Registro delle opposizioni e nel primo semestre dell’anno, ci sono state sanzioni amministrative per 1 milione e 160 mila euro. Il telemarketing, l’uso massivo di fax indesiderati, l’attività di customer care, le società di recupero crediti ed enti previdenziali, sono i settori con le quali vengono trattati i dati personali di milioni di cittadini italiani che punterà l’azione di controllo e accertamento del Garante per la privacy nei prossimi sei mesi dell’anno. Il piano ispettivo appena varato prevede specifici controlli, sia nel settore pubblico che in quello privato, anche riguardo alle informazioni da fornire ai cittadini sull’uso dei loro dati personali, all’adozione delle misure di sicurezza, ai tempi di conservazione dei dati, al consenso da richiedere nei casi previsti dalla legge, all’obbligo di notificazione al Garante. Oltre 225 sono gli accertamenti ispettivi programmati, che verranno effettuati come di consueto anche in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza – Nucleo Privacy. A questi accertamenti si affiancheranno quelli che si renderanno necessari in ordine a segnalazioni e reclami presentati. Dall’ufficio stampa del Garante fanno sapere che un’attenzione particolare sarà data al contrasto del fenomeno della violazione del diritto di opposizione dei cittadini che si iscrivono al Registro recentemente istituito presso il Ministero dello sviluppo economico. Questo fenomeno, che nei primi mesi dell’anno ha visto un forte incremento di segnalazioni da parte di cittadini oggetto di chiamate indesiderate, sarà posto al centro dell’attività ispettiva e sanzionatoria dell’Autorità. Saranno infatti ispezionate dal Nucleo privacy della Guardia di finanza le società più segnalate per verificare la liceità dei loro trattamenti e, in caso contrario, applicare le sanzioni previste dalla legge. Il primo bilancio sull’attività ispettiva relativa al primo semestre 2011 ha portato a circa 230 ispezioni effettuate e 181 i procedimenti sanzionatori, relativi in larga parte alla omessa informativa, al trattamento illecito dei dati, alla mancata adozione di misure di sicurezza, all’inosservanza dei provvedimenti del Garante. Le ispezioni hanno riguardato in particolare le agenzie investigative, il settore sanitario, l’attività di profilazione on line, il telemarketing, il commercio elettronico. Sempre nei primi sei mesi dell’anno, le segnalazioni all’autorità giudiziaria per violazioni penali sono state 13, e hanno riguardato, tra l’altro, la mancata adozione misure di sicurezza, la falsità nelle dichiarazioni e nelle notificazioni, il mancato adempimento ai provvedimenti del Garante. Complessivamente le entrate derivanti dalle sanzioni sono state pari a circa 1 milione e 160 mila euro.
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