Lunedi’ 16 febbraio 2009, inizia il processo contro i 4 gestori di bit-torrent, il software p2p che serve per scaricare film/musica/software.
Hans Fredrik Neij, Gottfrid Svartholm Warg, Peter Sunde e Carl Lundström, le persone dietro The Pirate Bay, dovranno affrontare da lunedì un processo in patria per violazione di copyright.
Non è la prima volta che il tracker Torrent svedese viene messo sotto accusa dalle autorità e la vicenda italiana che ne ha comportato l’oscuramento temporaneo non risale a molto tempo fa. Questa volta il tribunale di Stoccolma potrebbe condannare i suoi gestori a due anni di prigione.
The Pirate Bay non è soltanto un motore di ricerca. È parte attiva di un’azione mirata a rendere disponibile materiale protetto da copyright ed è questa l’opinione del pubblico ministero Håkan Roswall, che ha richiesto danni per 1,2 milioni di corone (più di 110.000 euro).
La Baia, tramite il sito, risponde invece che sui server sono conservati soltanto i file torrent ma nessun materiale protetto da diritto d’autore. Peter Sunde è ancora più esplicito: “È un’idiozia. Non c’è alcuna base legale”.
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