Dopo le numerose denunce presentate dalle associazioni di consumatori, finalmente l’Antitrust ha comminato ben cinque multe, per un totale di 1.160.000 euro, ad altrettanti operatori telefonici (Neomobile, Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3g) per pratiche commerciali scorrette riguardanti abbonamenti per suonerie.
Secondo l’Antitrust, nell’offerta commerciale non erano “chiariti i costi e le modalità di fruizione, inclusa la disattivazione. In particolare veniva attribuita enfasi alla gratuità degli sms e alla possibilità di ricevere una suoneria gratis, omettendo che si trattava di abbonamento a un servizio di ricezione di contenuti multimediali, riportato in una nota di carattere e grafica sproporzionate rispetto al messaggio pubblicitario”.
Le multe ammontano a 115mila euro per Neomobile, a 315mila euro per Telecom Italia, 285mila euro per Vodafone Omnitel, 265mila per Wind e 180mila per H3g. Secondo l’associazione MDC il 41% dei minori italiani è abbonato a servizi telefonici che non ha mai richiesto. Il problema è estremamente presente per i telefonini di nuova generazione in grado di navigare su internet, i quali vedono misteriosamente prosciugarsi il credito nonostante accurate e parche utilizzazioni-“I servizi non richiesti sono ormai di casa sui cellulari: questa piaga rappresenta la nuova emergenza nel campo delle tlc da affrontare con la massima severità”.
Così il Movimento Difesa del Cittadino (MDC), ha commentato le multe comminate dall’Antitrust a Neomobile, Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3g. “I minori – recita un comunicato dell’associazione – sono i maggiori consumatori di questo tipo di prodotti venduti in abbonamento. Troppi di loro rischiano di essere truffati e di finire vittima di ogni genere di profittatore”.
Secondo l’ultimo rapporto del Dipartimento Junior del Movimento Difesa del Cittadino, “Baby Consumers e nuove tecnologie”, infatti, che contiene la prima indagine sull’uso del cellulare da parte di bambini e adolescenti, ben l’84% dei ragazzi tra gli 8 e i 15 anni ne possiede uno tutto suo.
E il rischio maggiore, capitato una o più volte al 41,3% dei piccoli consumatori, denuncia l’associazione, “é quello di chiamare un numero per poi ritrovarsi abbonati a un servizio di download di loghi e suonerie, per altro piuttosto costoso, senza averlo richiesto e senza riuscire a eliminarlo”.